Se durante la masticazione ti accorgi di avere un molare rotto, non avere paura! L’importante è intervenire il prima possibile.
Qui di seguito ti spieghiamo come intervenire prontamente prima di fissare un appuntamento dal dentista.
I molari sono i denti posteriori che hanno la funzione di triturare il cibo.
Il loro nome deriva dal latino dens molaris ovvero “dente macina”, nome che descrive perfettamente il loro compito. In un adulto, i molari dovrebbero essere 12, ovvero 6 per ogni arcata e si presentano con 4 cuspidi e 3 radici ciascuno.
A causa della loro posizione sono difficili da pulire e quindi è più alta la probabilità di esporsi a carie.
Non è detto che un molare spezzato comporti un immediato dolore. Tuttavia possiamo distinguere due situazioni: se la rottura coinvolge i nervi, si avvertirà un dolore forte e intenso, mentre se il dente è solo scheggiato o rotto potrebbe non manifestarsi alcun fastidio.
In caso di molare spezzato, la prima cosa fare è effettuare una visita e una radiografia per diagnosticare il problema e stabilire se sarà possibile ricostruire o meno il dente. Nel caso in cui non sarà possibile effettuare la ricostruzione si procederà all’estrazione della parte dentale residua.
Nel caso in cui la frattura del dente dovesse essere causata da carie, prima di incapsulare il dente bisognerà procedere con la rimozione della carie e/o devitalizzare il dente.
Nel caso in cui, invece, la frattura fosse troppo profonda, si procederà con l’estrazione del molare che verrà sostituito con un impianto dentale. L’estrazione avverrà attraverso l’utilizzo di leve e sarà indolore e rapida.
In caso di molare spezzato si consiglia dunque di: